Ancora un drastico cambiamento dell’istituto della prescrizione con la sua sostanziale reintroduzione.
La Camera ha approvato il provvedimento che prevede il ripristino dei termini prescrizionali originari con alcuni importanti correttivi.
Una sospensione dei termini di 24 mesi dopo la sentenza di primo grado e di 12 mesi dopo la conferma della condanna in appello.
La causa di sospensione dovrebbe operare solo in caso di condanna.
Se, però, la sentenza non arrivasse nei tempi indicati, i termini complessivi di prescrizione verranno calcolati includendo anche tale periodo di sospensione.
Finalmente abrogato l’ibrido e mai digerito istituto della improcedibilità per superamento dei termini massimi del giudizio di impugnazione.
Nessuno spazio agli emendamenti richiesti tra i quali quello di fare decorrere il temine prescrizionale dalla iscrizione della notizia di reato nel relativo registro
Il termine decorrerà dalla commissione.
Come è giusto che sia.
Un riavvicinamento dell’istituto agli originari principi costituzionali tendenzialmente calpestati da un populismo che ne ignorava il profondo significato.
Avv. Salvatore Galluffo
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