La commissione Giustizia del Senato ha concluso i lavori sul nuovo disegno di legge Nordio, definito come “l’inizio di un nuovo percorso

Oltre alla norma “manifesto” sulla abolizione dell’abuso d’ufficio, i cui eventuali vuoti normativi saranno colmati con una rivisitazione dei reati contro la PA, vi sono altre importanti novità.

Dovrebbe ritornare l’ipotesi di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento.

La potenziale declaratoria di incostituzionalità, che ha già cassato la legge Pecorella, dovrebbe essere superata circoscrivendo la operatività ai reati per cui è prevista la citazione diretta davanti al Giudice Unico.

Un comunque vastissimo campo di applicazione.  

L’informazione di garanzia non potrà essere resa pubblica fino alla emissione dell’avviso di conclusione delle indagini.

Particolari accorgimenti anche per la notifica che dovrà avvenire solo in ipotesi residuali con la Polizia Giudiziaria.

In materia di intercettazioni è previsto un divieto di trascrizioni dei dati che consentano di individuare soggetti estranei alle indagini.

Ed ancora, altrettanto significativo, il divieto di pubblicazione delle intercettazioni non riprodotte dal Giudice nella motivazione di un provvedimento o nel corso del procedimento.

Che sia davvero l’inizio di un nuovo percorso?